NIGER – Etnia Peul Bororo – I nomadi del deserto

PEUL – BORORO
i nomadi del Sahel

I Wodaabe (o Bororo) sono una sub-etnia appartenente al popolo dei Fulani e vivono una vita nomade nell’Africa centrale. Il nome dispregiativo “Bororo“, significa letteralmente “pastori in stracci”.
Invece loro con orgoglio si fanno chiamare Wodaabé, il popolo del tabù.  Per i Bororo non c’è bisogno di gerarchie, schiavi e sultani come per iTuaregh per i quali hanno una specie di repulsione atavica. Si muovono in piccoli gruppi familiari,  il solo bene immaginabile è la mandria e per loro il massimo è poter camminare fieri davanti alle vacche, dando così un senso alla loro vita.
Come per tutti i popoli pastori il rapporto con l’animale è indissolubile; ogni bambino riceve in dote fin dalla tenera età, un vitellino.  Essi vivono delle loro mandrie, che usate come moneta di scambio assicurano di che vivere, e solo in occasioni di festa sacrificano una bestia per mangiarla.
Un altro bene di cui vanno fieri è la bellezza fisica.

Giacché nomadi, i Wodaabe si spostano con il loro bestiame e vivono in capanne di rami. Le loro migrazioni li portano dal sud del Niger al nord della Nigeria.

Fieri e bellissimi, i nomadi Peul continuano da secoli un affascinante viaggio senza meta.  Attraversano l’Africa subsahariana con le loro mandrie, cercando erba, acqua e…libertà.
Il gruppo dei pastori Fulani conosciuti come Peul, ha origini antichissime tant’è che ancora oggi si fanno solo delle supposizioni sulla loro esatta provenienza
che pare risulti essere dell’alto NiloI Peul sono pastori di mucche e, un tempo, dominavano la regione. Avevano la predilezione per le bestie dalle grandi corna lunate e, nel passato,avevano selezionato una razza bovina di brachiceri (“grandi corna”). Questi animali di taglia enorme avevano le corna così grosse, all’attaccatura, perché dovevano guadare il Niger o nuotare nelle paludi del lago Ciad; essendo cave, le corna fungevano da salvagente.
Nelle pitture rupestri del Sahara si vedono distintamente questi animali, accompagnati da pastori che paiono identici, nell’aspetto e nel costume, ai Peul di oggi.